Ecco due efficaci scacciamalocchio napoletani:
Trattasi di filastrocca (la prima) recitata per anni da Peppino de Filippo nelle sfiziose vesti di Pappagone...da pronunciare a mò di mantra mentre GLI ALTRI stappano lo spumante, mentre GLI ALTRI si baciano e si augurano buon anno. Voi resistete, non badate al fatto che vi guardano straniti, e nemmeno che stanno chiamando il 113 o stanno cercando di infilarvi una strana camicia bianca, con dei lunghi legacci e che si indossa al contrario.
Continuate, indefesse, per almeno un centiaio di volte, possibilmente girando lentamente su voi stesse e lanciando alle vostre spalle secchiate di sale grosso.
Eccola qua:
Aglio fravaglio
fattura ca nun quaglia
corna e bicorna
caparice e capodaglio
Questa, invece, serve a scacciare le civette (ciucciuvettole, appunto), notoriamente foriere di sfiga.
Questa frase va pronunciata, come la prima, più volte, accompagnandone l'enunciazione con forsennati movimenti delle mani, che avranno l'anulare, il medio e il pollice adeguatamente ripiegati.
Sciò sciò ciucciuvè!
Buon anno...
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