Ultime Notizie
domenica 31 agosto 2008
Le frasi di Romano Battaglia
Trascorriamo la vita sperando in un domani diverso che non verrà mai.Accumuliamo denaro e case nella speranza che un giorno queste ricchezze ci serviranno per vivere meglio, lasciamo passare il tempo con la convinzione che tutto ciò diventi verità.Ma la verità è nel nostro presente e non ci accorgiamo degli attimi che da soli valgono un'intera esistenza per il loro significato. ~ Romano Battaglia da Il fiume della vita ~
Il mare spesso parla con parole lontane, dice cose che nessuno sa. Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione delle onde, che hanno il movimento del cuore.~ Romano Battaglia da Una rosa nel mare ~
venerdì 22 agosto 2008
la mano e la sabbia
Eccola:
Il mio destino è vivere
Italiani...troppo cafoni in spiaggia
giovedì 21 agosto 2008
Mamma a 55 anni...!!!
Cinquantacinque anni, indiana, temperamento forte. L'ostinazione di chi, prima o poi, ottiene quello che vuole. E ce l'ha fatta: è diventata mamma, grazie all'inseminazione artificiale. Ha dato alla luce quattro gemelli, tutti maschi. «Aspettiamo questo momento da quindici anni - ha detto il papà dei bimbi, Pabla Maghar Singh, 38 anni - Siamo davvero felici». I suoi occhi parlano da sè. Il peso dei piccoli, nati prematuri, varia tra il 750 e i 980 grammi. Stanno bene, ma sono ancora in incubatrice nel reparto di terapia intensiva neonatale del Poma. Anche le condizioni della donna si sono stabilizzate. Il suo parto è stato un'odissea. L'ultimo caso del genere risale a circa trent'anni fa. «Quattro gemelli in una volta - dicono i medici dell'ospedale Poma di mantova - è il nostro record».Un parto plurigemellare, quadrigeminale per l'esattezza. Un caso raro, delicato. Di quelli che non capitano da decenni. Una gravidanza a rischio come poche, per tutta una serie di ragioni. La mamma ha cinquantacinque anni. A due giorni dal taglio cesareo la situazione si complica per uno squilibrio cardiocircolatorio. E' la vigilia di ferragosto, la città è paralizzata. Ma non il Poma. Solo in quel giorno nascono dieci bambini, di cui sette prematuri.Protagonista della storia è una donna indiana, risiede a Suzzara da quindici anni e lavora per un'impresa di pulizie. Pabla, suo marito, 38 anni, è un metalmeccanico. Con loro vive la sorella di lei, in zona il fratello di lui. Pabla e sua moglie vogliono dei bambini. Fortemente, per quindici lunghi anni. Tentano la strada dell'inseminazione artificiale: in Italia non funziona, in India sì. Nascono così, al settimo mese, Manav, Manmeet, Roshan e Radveer. Quattro creature esili, nessuna raggiunge il chilo.«Nel nostro Paese - spiega Fabrizio Taddei, primario del reparto di ostetricia e ginecologia del Poma - la legge 40 vieta la donazione di ovuli. Questa coppia ha fatto una scelta e noi abbiamo gestito al meglio un'emergenza». A far partorire la donna è stato il dottor Guido Milani: «La paziente ha affrontato il tutto molto serenamente, prima e dopo l'intervento. E' una donna coraggiosa, forte».
Ma quanti rischi può comportare una gravidanza gemellare e plurima? «Molti. Il pericolo di handicap cresce con l'aumentare del numero dei bambini. E per una donna di 55 anni il rischio di ipertensione è davvero elevato. Ecco perché davanti allo scompenso cardiocircolatorio abbiamo deciso di operare subito». Dopo il parto la mamma è finita in terapia intensiva, i piccoli in Rianimazione. Presto si riuniranno in un reparto per madri nutrici. Finalmente insieme.Cosa si prova di fronte a un caso come quello di questa donna? «Umanamente soggezione - conclude Taddei - Parliamo di una situazione particolarmente complessa. Ma la soddisfazione professionale è tanta». Un contributo determinante è offerto dal reparto di terapia intensiva neonatale, che aiuta a gestire i parti plurimi di bambini che non arrivano al chilo. Come i quattro gemellini indiani.ALTRE MAMME RECORD OLTRE I 60 ANNIMamma di quattro gemelli ma a rendere eccezionale l'evento è anche l'età della donna che ha 55 anni. Tutti e 5 stanno bene, hanno raccontato i medici. Protagonista è una donna di nazionalità indiana che da 15 anni abita con il marito a Suzzara e lavora in un'impresa di pulizia. La madre, che era ricorsa ad inseminazione artificiale in India, ora si sta riprendendo da una complicata situazione di squilibrio cardiocircolatorio che l'aveva colpita due giorni prima del parto avvenuto con taglio cesareo. La donna era ricorsa ad inseminazione artificiale in India, dopo vari tentativi falliti in Italia. Chiara Bottura, primario di neonatologia della struttura, ha confermato le buone condizioni dei neonati.In Italia come nel resto del mondo, aumenta il numero di bambini che nascono da mamme over 40, ma per le ultracinquantenni i numeri sono molto piccoli.
Ce sta chi ce penza (Pino Daniele)
Ce sta chi ce penza
Ma che puzza dinto a 'stu vico
Dare qualcosa agli altri
Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale.A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza.L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto. Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando.Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.Passarono i giorni e le settimane.Un mattino l'infermiera del turno di giorno arrivò e trovo il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco.L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra.L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. "Forse, voleva farle coraggio." disse.
mercoledì 20 agosto 2008
La scuola italiana
La scuola italiana come una mattanza, antica e tradizionale pesca del tonno presso l’isola di Favignana che consiste nel governare la direzione dei branchi attraverso una lunga rete di sbarramento fino a costringerli ad entrare in una sequenza di camere dalle quali, disorientati, non hanno più modo di uscire ed arrivare infine alla cosiddetta camera della morte. Il docente italiano ha fatto la fine del tonno.Sono anni, da Berlinguer alla Gelmini, che i nostri governanti preparano questa sequenza di camere e i prossimi anni possono ben definirsi, per i docenti “tonni” e precari, l’ultima camera, quella della morte della scuola pubblica italiana.Proprio così, una vera mattanza. Si uccidono professionalità e speranze di tanti docenti precari. E quando dico docenti parlo di veri insegnanti, quelli con tanto di laurea, abilitazione e decenni di esperienza professionale svolta sul campo, in diverse scuola e con centinaia di ragazzi. Chissà quanti lo avranno già detto o scritto. Hanno studiato, lavorato e con passione svolto la loro professione e adesso “fuori”. Il 90% sarà senza lavoro e per il resto sarà un vero miracolo se otterranno un incarico a tempo determinato. Solo 25mila saranno le assunzioni, che il governo ha regalato, sull’intero territorio nazionale. E’ stato un regalo, è il caso di dirlo, in quanto addirittura si ipotizzava zero assunzioni per il prossimo anno scolastico.Siamo i rami secchi del pubblico impiego e devono eliminarci. “Tagli inevitabili …… sentenzia la Gelmini ……… per uscire dalla crisi, la scuola italiana ha bisogno di essere sottoposta ad una cura da cavallo.” Uscire dalla crisi? Quale crisi, quella della scuola? Ma la scuola è ed è stata sempre in crisi e lo sarà ancor di più con l’attuazione del Decreto Legge 112 di prossima approvazione alla camera dei deputati. Gli allievi per classe aumentano e gli insegnanti diminuiscono e con essi l’attenzione al singolo o al gruppo, la preparazione e le singole strategie di apprendimento.Cura da cavallo! Ma la sig.ra Gelmini conosce questi animali? I cavalli. Sono animali nobili, vanno difesi e protetti e non certo mandati al macello.In base all’art. 64 del Ddl 112, nei prossimi tre anni, si prevede un taglio di 110mila posti di lavoro nel mondo della scuola. Tutto questo alla faccia della tanto decantata politica occupazionale, sbandierata e strombazzata, durante la recente campagna elettorale, da tutte le forze politiche di destra, centro e di sinistra. Dimenticano i signori parlamentari e senatori, sia della maggioranza che dell’opposizione, quanti saranno i docenti, i loro parenti e amici che probabilmente alle prossime elezioni voteranno diversamente o non si recheranno affatto alle urne.Poveri docenti precari. Dopo la “cura da cavallo”, un’altra infelice similitudine nei loro confronti “….. sono 300mila polpette avvelenate lasciate dal passato governo ……” ha dichiarato il ministro Brunetta. Ma a quale governo si riferisce il sig. Brunetta? Vergognatevi tutti. Governo presente, passato, passato prossimo e remoto.Secondo stime effettuate i tagli previsti determineranno un risparmio di centinaia di milioni di euro. Ma, guarda caso, solo il 30% di esso sarà utilizzato per finanziare la carriera dei docenti. Questi docenti, precari e non, che oltre ad uno stipendio al limite della sopravvivenza, pagano le tasse di mese in mese con sicura trattenuta dalla busta paga. E gli altri? Gli evasori? Quanti sono e a quali professioni o lobby appartengono? Sono forse loro le polpette avvelenate che nessun governo vuole eliminare e sono forse loro a cui la sig.ra Gelmini fa riferimento quando parla di “cura da cavallo”. No di certo, parlano di scuola e la scuola pubblica è alla deriva e di certo non è una colpa da addurre al personale scolastico.Ma una colpa c’è, e forse è nostra, dei sindacati. Anche della Gilda degli Insegnanti che:* pur avendo indetto due scioperi nel 2007 contro la finanziaria che preannunciava i succitati tagli;* pur avendo installato, insieme ad altri sindacati, gazebo in tutta la provincia di Salerno per porre all’attenzione pubblica ciò che sarebbe accaduto nel mondo della scuola;* pur avendo manifestato il dissenso davanti alla sede dell'Ufficio Scolastico Regionale Campania e, non ultimo il 23 luglio, a viale Trastevere ROMA, non ha comunque prodotto alcun effetto tale da cambiare qualcosa.“Nostra colpa” per non essere stati capaci di dare motivazioni tali da indignare il personale tutto della scuola e dare più peso alle manifestazioni di protesta, ma anche colpa di tanti docenti non sempre attenti a quanto dichiaravamo e affermavamo.Non c’è da stare allegri in questa calda estate. Molti precari ultra quarantenni e cinquantenni incroceranno le braccia e guarderanno le stelle per i prossimi anni scolastici. Ma di certo non saranno e non saremo seduti.
Prof. Amedeo Milone Coordinatore Provinciale
martedì 19 agosto 2008
Riposo solo in Dio
(Soren Aabye Kierkegaard)
Pregate continuamente
"Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza,
Cristo Gesù Signore nostro"
(1Tm 1,12)
Durante una giornata attraversiamo momenti assai diversi tra loro. Talora ci sentiamo sopraffatti dalle difficoltà e sentiamo bruciare le nostre fragilità, in altri momenti invece ci sembra di essere superiori alle prove che dobbiamo affrontare, di vedere le cose dall'alto, con l'aria di chi le ha già vinte. Ma non è così e basta poco per accorgersene.
In realtà ogni vittoria, pur sempre parziale, è possibile solo grazie al Signore, nostra vera forza. Da lui possiamo e dobbiamo attingere vigore in ogni istante. A questo scopo ci è di grande aiuto quella preghiera continua che ci è stata raccomandata da Gesù...
E l'impossibile diventa attimo dopo attimo possibile.
Buona giornata !
lunedì 18 agosto 2008
Condividere i propri pesi
E lui lo Spirito Santo nostro consolatore a guidarci nella nostra vita e' lui che prende i nostri pesi e ci da' la forza di andare avanti,Gesu' c'e' lo ha promesso che sarebbe andato in cielo ,ma che avrebbe mandato lo S.S.,che sarebbe stato sempre con noi.Egli vi guidera' in tutta la verita' perche' non parlera' di se stesso,ma dira'tutte le cose che avra' udito e vi annunziera'le cose a venire. Queste ed altre promesse nel capitolo 16 dell Evangelo di Giovanni.Quindi facciamoci animo ,non siamo soli.Con tanto affetto in Cristo Gesù.
I libri di Hosseini Khaled
Animato dalla stessa straordinaria forza narrativa che ha fatto del "Cacciatore di aquiloni" un classico amato in tutto il mondo, "Mille splendidi soli" è a un tempo un'incredibile cronaca della storia dell'Afghanistan degli ultimi trent'anni e una commovente storia di famiglia, di amicizia, di fede e della salvezza che possiamo trovare nell'amore.
Nate a distanza di una generazione, e con idee molto diverse, Mariam e Laila sono due donne che la guerra e la morte hanno costretto a condividere un destino comune. Mentre affrontano i pericoli che le circondano - sia nella loro casa che per le strade di Kabul, Mariam e Laila danno vita a un rapporto che le rende sorelle e che alla fine cambierà il corso delle loro vite e di quelle dei loro discendenti. Con grandissima sensibilità e padronanza del racconto, Hosseini mostra come l'amore di una donna per la sua famiglia possa spingerla a gesti inauditi e a eroici sacrifici, e come alla fine sia l'amore, o persino il ricordo dell'amore, l'unica via per sopravvivere.
Dal libro : "L'eleganza del riccio".
PILLOLE DI SAGGEZZA
"[...] Io ho capito molto presto che la vita passa in un baleno guardando gli adulti attorno a me, sempre di fretta, stressati dalle scadenze, così avidi dell'oggi per non pensare al domani... In realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente, e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi, non so se ho reso l'idea"
Muriel Barbery, "L'eleganza del riccio"
domenica 17 agosto 2008
Frasi famose
L'inizio dell'ansietà è la fine della fede; l'inizio della vera fede è la fine dell'ansietà.
George Müller
Se mi prendo cura del mio carattere, la mia reputazione si prenderà cura di se stessa.
D.L.Moody
Non la mia capacità, ma la risposta alle capacità di Dio è quello che conta.
Corrie ten Boom
Dio è sufficiente per ogni nostro bisogno, per ogni problema, per ogni difficoltà, per ogni cuore spezzato, e per ogni dolore umano.
Peter Marshall
Il credente ha un grande vantaggio rispetto al non credente, perché ha tutto da guadagnare e niente da perdere.
Lord Byron
Sono fermamente convinto che molte grandi preghiere non hanno risposta perchè non siamo disposti a perdonare qualcuno.
D.L.Moody
Se dici che l'uomo è troppo piccolo perché Dio possa parlare con lui, devi essere veramente grande e capace di giudicare!
Blaise Pascal
Se non ci fosse l'inverno la primavera non sarebbe così piacevole. Se non assaggiassimo mai l'avversità, la prosperità non sarebbe così gradita.
Anne Bradstreet
Ho letto in Platone e Cicerone cose che sono veramente sagge e meravigliose. Ma in nessuno dei loro scritti ho mai letto: "Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò risposo".
Agostino
Senza dolore non c'è trionfo: senza spine non c'è trono; senza ferite non c'è gloria; senza croce non c'è corona.
William Pen
Il servitore di Dio ha un buon maestro.
Blaise Pascal
Dio è pronto a darci tutto quello di cui abbiamo bisogno... se ne abbiamo veramente bisogno.
Hudson Taylor
Dio ha due troni. Uno nel più alto dei cieli, l'altro nel più umile dei cuori.
D.L. Moody
La verità spirituale può essere capita da un cuore puro, non da un intelletto acuto.
Oswald Chambers
Le afflizioni santificate si trasformano in promozioni spirituali.
Matthew Henry
La parte di Dio non possiamo farla noi; la nostra non la farà Dio.
Con Dio il massimo pesa meno che niente, e senza di Lui il minimo è più pesante di qualsiasi carico.
Moglie di un martire scozzese
Il credente povero intona molti cantici che sono incomprensibili per i poveri ricchi di questo mondo.
C.H. Spurgeon
Se Cristo è nella tua casa, i tuoi vicini presto lo sapranno.
Bruce Wilkinson
Più studio la natura, più rimango meravigliato del lavoro del Creatore.
Luis Pasteur
La coscienza è la percezione interna della legge morale di Dio.
Oswald Chambers
Le migliori preghiere hanno a volte più gemiti che parole.
John Bunyan
La nostra visione determina sempre la qualità del nostro lavoro.
J.H. Jowett
Aver pregato bene è già la metà di una buona preparazione.
Martin Lutero
Il Signor Gesù non ha offerto la sua vita né versato il suo sangue per evitare il sacrificio della nostra vita, assolutamente no! Il suo sacrificio ha reso il nostro possibile e desiderabile.
Andrew Murray
Dio ha provato il Suo amore sulla croce. Quando Cristo fu appeso, dissanguato e ucciso Dio stava dicendo al mondo "Ti amo".
Billy Graham
I due requisiti per una vita cristiana efficace sono visione e passione; entrambi nascono e si mantengono tramite la preghiera.
Leonardo Ravenhill
Sperare sempre in Dio
sabato 16 agosto 2008
Così parla Gesù
Io mi arrabbio, e Lui mi dice:
Perdonalo
Ho paura, e Lui mi dice:
Coraggio
Ho dubbi, e Lui mi dice:
Fidati
Io sono inquieto, e Lui mi dice:
Sii tranquillo
Io voglio star comodo, e Lui mi dice:
Seguimi
Io faccio progetti e Lui mi dice:
Mettili da parte
Io accumulo, e Lui mi dice:
Lascia tutto
Io voglio sicurezza e Lui mi dice:
Dona la tua vita
Io penso di essere buono e Lui mi dice:
Non basta
Io voglio essere il primo, e Lui mi dice:
Cerca di servire
Io voglio comandare, e Lui mi dice:
Ascolta
Io voglio comprendere, e Lui mi dice:
Abbi fede
Io voglio tranquillità, e Lui mi chiede
Disponibilità
Io voglio rivincita, e Lui mi dice:
Guadagna tuo fratello
Io metto mano alla spada, e Lui mi dice:
Riconciliati
Io penso alla vendetta, e Lui mi dice:
Porgi anche l'altra guancia
Io voglio essere Grande, e Lui mi dice:
Diventa come un bambino
Io voglio nascondermi, e Lui mi dice:
Mostrami la tua Luce
Io voglio il primo posto, e Lui mi dice:
Siediti all'ultimo
Io voglio essere visto, e Lui mi dice:
Prega nella tua stanza
venerdì 15 agosto 2008
La sedia
In un villaggio della Spagna, la figlia di un uomo chiese al sacerdote di recarsi a casa sua per un momento di preghiera con suo padre che era molto malato. Quando il sacerdote arrivò nella povera casa, trovò l’uomo nel suo letto con il capo sollevato da due cuscini.
C’era una sedia (in spagnolo “silla”) a lato del letto, e il sacerdote pensò che fosse stata messa lì per la sua visita.
- Suppongo che mi stesse aspettando - gli disse.
- No, chi è lei? - disse l’uomo malato.
- Sono il sacerdote che sua figlia ha chiamato perché pregasse con lei; quando sono entrato ho notato la
sedia vuota a lato del suo letto, e ho pensato che fosse stata messa qui per me. -
- Ah, la Sedia. - disse l’altro. E poi:
- Le dispiace chiudere la porta? -
Il sacerdote, sorpreso, chiuse la porta.
L’uomo malato gli disse:
- Questo non l’ho mai detto a nessuno, però ho trascorso tutta la mia vita senza sapere come pregare.
Quando andavo in chiesa ascoltavo sempre quanto mi veniva detto circa la necessità della preghiera, come si deve pregare ed i benefici che porta...
...però tutte queste cose, non so perché, mi entravano da un orecchio e mi uscivano dall’altro.
Insomma, non avevo idea di come fare.
Infine, molto tempo fa smisi completamente di pregare.
Ho continuato così fino a circa quattro anni fa, poi un giorno ne parlai con il mio migliore amico e lui mi disse:
- Giuseppe, la preghiera è semplicemente avere una conversazione con Gesù. Ti suggerisco di fare così:
Siedi su una sedia e colloca un’altra sedia vuota davanti a te, quindi con fede guarda Gesù seduto davanti a te.
Non è una stupidata farlo, perché Lui stesso ci ha detto:
“Io sarò sempre con voi”
Quindi parlagli ed ascoltalo allo stesso modo in cui lo stai facendo con me ora. -
- Ho provato una volta, poi altre volte, e mi è piaciuto talmente che da allora lo faccio almeno un paio d’ore al giorno.
Presto sempre molta attenzione a non farmi vedere da mia figlia... altrimenti mi internerebbe subito in un manicomio. -
Il sacerdote a questo racconto provò una grande emozione e disse a Giuseppe che ciò che faceva era molto buono, e lo consigliò di non smettere mai.
Quindi pregò con lui, gli impartì la benedizione e tornò alla chiesa.
Due giorni dopo, la figlia di Giuseppe lo chiamò per dirgli che suo padre era morto.
Il sacerdote le chiese:
- È morto in pace? -
- Sì. Quando lei uscì di casa, alle due del pomeriggio, mi chiamò.
Andai da lui e lo vidi nel suo letto.
Mi disse che mi amava molto e mi dette un bacio. Uscii per delle commissioni, e quando ritornai un’ora dopo lo trovai morto.
C’è però qualcosa di strano: poco prima di morire deve essersi alzato e avvicinato alla sedia che era accanto al letto, infatti l’ho ritrovato con la testa appoggiata su di essa.
Lei cosa ne pensa?-
Il sacerdote, profondamente commosso, si asciugò le lacrime dell’emozione e rispose:
- Magari tutti noi potessimo andarcene in questo modo! -
E noi dedichiamo durante il giorno del tempo in preghiera con Gesù?
Cara amica, come stai?
Il tuo amico… GESU’
giovedì 14 agosto 2008
Portiamo frutto...
La vita è un lento e continuo processo di maturazione...
a volte siamo acerbi, verdi,
a volte siamo maturi, dolci...
La cosa importante è che non siamo sterili..sterili di amore,
di carità verso il prossimo,
la cosa importante è che portiamo frutto,
non sarà sempre un frutto perfetto, ci saranno frutti migliori,
frutti peggiori
ma la cosa fondamentale è dare sempre il meglio di se stessi,
se in un determinato periodo della nostra vita il meglio è 10 dare 10
se in un altro periodo il meglio è 100 dare 100...
cerchiamo sempre di essere disponibili e amorevoli verso
il nostro prossimo,
e ricordiamoci che tutti siamo utili e che,
se il Signore ci sceglie, lo fa perchè sa che possiamo dare qualcosa
sia quel qualcosa il 10 o il 100....
Vorrei lasciarvi una poesia, credo che sia di Martin Luther King:
“Se non puoi essere un pino sul monte,
sii una saggina nella valle,ma sii la migliore piccola saggina sulla sponda del ruscello.
Se non puoi essere un albero,sii un cespuglio.
Se non puoi essere un’autostrada, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole,sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.
Cerca di scoprire il disegno a cui sei chiamato ad essere utile, poi realizzalo nella tua vita.”
Riposare nelle sue promesse
"Egli mi fa giacere in verdeggianti paschi, mi guida lungo le acque chete" (Salmo 23:2)
Parole tranquillizzanti che danno un grande sollievo! Quando le leggiamo, un profondo senso di pace scende nel cuore stanco ed esausto. Soltanto menzionare pascoli di tenera erba e limpidi ruscelli è del tutto riposante.Più meditiamo su queste parole e più le troviamo dense di significato. Il fatto di giacere suggerisce un dolce riposo; anzi un ristoro più profondo, un'autentica soddisfazione; proprio in quanto una pecora affamata e insoddisfatta ha bisogno di cibarsi e non di coricarsi. Come sono preziose le parole: "Egli mi fa giacere"! Forse non conosciamo cosa significhi essere troppo stanchi per coricarsi - troppo agitati per riuscire ad afferrare la calma necessaria. Ma quando Dio da tranquillità, chi può creare problemi? Quando Egli fa giacere, chi può molestare o turbare?E quando delle prove terribili minacciano di consumarci? Ah, anche lì il nostro Buon Pastore è all'opera.
mercoledì 13 agosto 2008
La disavventura tibetana
1950La Cina comunista invade il Tibet centrale. Il Governo tibetano è costretto a negoziare la "liberazione pacifica" del Tibet.
1951Il Tibet viene incorporato nella Repubblica Popolare Cinese attraverso il patto in17 punti.
1951-1954Periodo di coesistenza tra il Governo Tibetano e le autorità cinesi. La Cina adotta una politica molto cauta fin quando non si è garantita il controllo militare, logistico e politico del Tibet.
1954Vengono portate a termine le strade che collegano la Cina al Tibet. L’India riconosce la sovranità cinese sul Tibet nel trattato "Panchshila". La Cina dà inizio alla trasformazione politica del Tibet.
1955Inaugurazione del Comitato Preparatorio per la Regione Autonoma Tibetana (TAR) e lo scioglimento effettivo del Governo Tibetano.
1956Nel Tibet orientale, esternamente al TAR, vengono imposte "riforme democratiche". Nel Tibet orientale inizia una rivolta anti-cinese. Il Dalai Lama in visita in India, minaccia di chiedere asilo politico.
1957Il presidente Mao inaugura nel TAR una politica di limitazione, incluso il differimento delle riforme e la riduzione dei quadri cinesi han, ma nel Tibet orientale continuano le "riforme democratiche" e la repressione della rivolta.
1958"Grande balzo in avanti". Nel Tibet orientale è iniziata la collettivizzazione, che inasprisce la rivolta. La rivolta si diffonde nel TAR.
1959L’opposizione tibetana agli ordinamenti cinesi culmina con la rivolta di Lhasa e la partenza del Dalai Lama per l’India. Nelle rivolte tra il 1956 e il 1959 vengono uccisi decine di migliaia di tibetani, la maggioranza nel Tibet orientale. Dopo la rivolta, la Cina istituisce le "riforme democratiche" nel TAR e la prepressione della resistenza tibetana.
1959-1962Decine di migliaia di tibetani vengono imprigionati. Le "Riforme democratiche" delle istituzioni religiose porta allo spopolamento dei monasteri, all’arresto di molti monaci e al saccheggio delle proprietà traduce nell’inedia di migliaia di tibetani, specialmente di coloro che sono rinchiusi nelle prigioni. Dal 1962 circa 70.000 tibetani si sono rifugiati in Nepal e in India.
1966-1976Grande Rivoluziopne Culturale Proletaria. I monasteri tibetani e i monumenti religiosi vengono distrutti. La cultura tibetana viene repressa. Il caos della rivoluzione culturale cinese culmina nella rivolta anticinese di Nyemo, negli anni 1968-1969. All’inizio del periodo viene avviata la collettivizzazione, che sarà completata alla fine. La collettivazione e le preparazioni alla guerra dei cinesi creano nuove carestie tra il 1969 e il 1972.
1976Muore il presidente Mao.
1979Deng Xiaoping introduce la politica di liberalizzazione post-maoista sia in Cina che in TIbet.
1979-1984Dialogo sino-tibetano circa il rientro in Tibet del Dalai Lama. La liberalizzazione economica e culturale provoca il rifiorire della religione, della cultura e del nazionalismo tibetano. L’apertura delle frontiere del Tibet internazionalizza la questione tibetana.
1984Il CCP avvia una politica di sviluppo economico che incrementa enormemente il numero di cinesi in Tibet.
1987A Washington, il Dalai Lama annuncia il suo Piano di Pace in Cinque Punti. A Lhasa avvengono dimostrazioni in favore del Dalai Lama e dell’indipendenza del Tibet. Il Dalai Lama fa la proposta di Strasburgo.
1987-1989A Lhasa si susseguono in continuazione dimostrazioni e tumulti a sostegno dell’indipendenza tibetana.
1989In Tibet viene dichiarata la legge marziale, poco dopo il massacro nella piazza di Tienanmen a Pechino. Il Dalai Lama è insignito del Premio Nobel per la pace.
1992La Cina limita tutti gli aspetti dell’autonomia tibetana identificandoli come nazionalismo tibetano, religione e lingua comprese.
1994Il terzo Convegno di lavoro (Forum of Work) in Tibet promuove la politica di sviluppo economico, la colonizzazione, la restrizione dell’autonomia, la repressione della resistenza e lo sradicamento dell’influenza del Dalai Lama.
1995La Cina sceglie il suo Panchen Lama in opposizione alla scelta del Dalai Lama. Continua la campagna di sradicamento dell’influenza religiosa e politica del Dalai Lama.
1996Inizia nei monasteri una rieducazione intensiva.
1997Comincia una campagna contro gli aspetti della cultura tibetana identificati come ostacoli allo sviluppo.
1998-2000Ancora nessun significativo cambiamento.Le recenti scandalose pressioni (settembre 2000) del governo cinese sull'ONU per l'esclusione di Sua Santità il Dalai Lama del Tibet dal Summit per la Pace del Millennio a cui hanno partecipato circa mille leaders spirituali, offre un buon metro per la misurazione dello stato attuale delle cose.
Queste notizie sono state estratte da Tibet: Human Rights and the Rule of Law, un libro-documento di 370 pagine a cura della Commissione Internazionale di Giuristi (JCJ), pubblicato nel dicembre 1997. La pubblicazione è dedicata al ven. Palden Gyatso, un monaco buddhista le cui torture subite durante trenta anni di prigionia cinese e lavori forzati sono state parzialmente riportate nel dossier dei giuristi, e recentemente raccontate nel libro Il Fuoco sotto la Neve, pubblicato in italiano. La Commissione Internazionale dei Giuristi ha la sua sede a Ginevra ed è una organizzazione non-governativa in funzioni consultive con l’UNESCO, il Consiglio di Europa e l’ONU. Il suo scopo è quello di difendere la funzione delle leggi nel mondo e di operare per la piena osservanza delle disposizioni contenute nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Pochi mesi fa il governo centrale, guidato da Hu Jintao, ex governatore del Tibet che represse nel sangue la rivolta dell'89, ha emanato una legge che consente alla polizia di incarcerare tutti i potenziali dissidenti per evitare brutte figure durante i Giochi. Altra mossa di valorizzazione dei Diritti Umani. Così come valorizzazione dei Diritti Umani è reprimere nel sangue una rivolta pacifica. O assediare i monasteri dove si rifugiano i monaci. O sparare sulla folla che sfila pacificamente per le strade del Barkor. Tutti i Paesi occidentali, Stati Uniti ed Europa in testa, si sono lanciati in mirabolanti dichiarazioni di gioia e felicità per l'indipendenza del Kosovo. Ma nessuno mai si pronuncia per l'indipendenza del Tibet. Addirittura in Italia nessun membro del Governo, né dello Stato, né della Chiesa, ha ricevuto il Dalai Lama in visita nel novembre scorso. Il Dalai Lama è venuto in Italia, ha fatto le sue conferenze, ha incontrato gli altri Nobel per la Pace, ha fatto le sue interviste ed è ripartito senza che nessuno lo ricevesse in via ufficiale. Come un "turista" qualsiasi...
martedì 12 agosto 2008
E' questo che desidera Dio
Quando pensi che tutto sia perso,è proprio quello il momento di ricominciare,raccogli cio' che di buono sei riuscito a creare e portalo con te,il resto lascialo.
Tutto in un abbraccio
Tutto in un abbraccio
Ma perchè di tanti proprio questo stesso posto dove ci trovammo tardi e ci lasciamo troppo presto che facciamo abbiamo chiesto e solo il vento ci ha risposto tanto la sua musica va avanti pure senza testo e ammazziamo il tempo e ammazza noi quel tempo indietro e il sole taglia il mare e il nostro amore in due come un aratro e finiamo tutta questa strada metro dopo metro perchè dietro un gran finale serve sempre un bel teatro e la canzone degli amori infelici l'ultima occasione per attori e attrici io non lo so perchè ma è un po' buffo stare io e te su un crepaccio quasi come ad aspettare il tuffo e buttare lì a casaccio un che di diverso uno scherzo sì come fossi io il tuo pagliaccio cercare qui dentro ad un setaccio ciò che è perso o almeno poi tutto quello che sta in un abbraccio fra di noi e non ci resta che dipingere la scena con l'ultimo sguardo come mettersi di schiena a quel falsario del ricordo quanto abbiamo corso insieme per tagliare già il traguardo tanto vincitori o vinti ci stringiamo in un accordo se non siamo più come ci siamo amati e non sapremo mai quel che saremmo stati io non lo so com'è ma è successo mentre prendo te col tuo abbraccio con lo stesso impaccio allora e adesso non so dire no uno straccio in più di parola una sola no sulle labbra dure di ghiaccio morire un po' come avessi un laccio sulla gola ma tanto poi tutto il resto e tutto in un abbraccio tra di noi
di Claudio Baglioni
lunedì 11 agosto 2008
L'orologio
L'orologio depresso.
Hai sentito dell’orologio che ha avuto un esaurimento nervoso?Un giorno incominciò a pensare a quanto avrebbe dovuto ticchettare durante l’anno successivo.
Calcolando due ticchettii al secondo, 120 al minuto, 7200 all’ora, 172.800 al giorno e 1.209.600 ogni settimana, l'orologio si rese subito conto che per i 12 mesi successivi avrebbe dovuto ticchettare quasi 63 milioni di volte.Più ci pensava e più diveniva ansioso. Alla fine la pressione fu troppa e l’orologio ebbe un esaurimento nervoso. Allo psichiatra confidò di non avere la forza di ticchettare tanto. Il medico chiese: “Ma quanti ticchettii devi fare alla volta?”. L’orologio rispose: “Soltanto uno”. “Be’ allora fanne uno alla volta e non ti preoccupare di quello seguente”, consigliò il medico, “sono sicuro che te la caverai bene".L’orologio fece proprio così. E continuò la sua vita felice e contento.
Anche tu a volte ti trovi di fronte a qualche problema che ti sembra insormontabile?Il peso che da tanto tempo stai portando ti appare troppo gravoso? Il futuro appare minaccioso? Getta il tuo peso sul Signore. ChiediGli di aiutarti oggi. Come disse Gesù: “Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno”. (Matteo 6:34).
Prendi un ticchettio alla volta! Quando ogni preoccupazione viene portata a Dio con fede non abbiamo più il terreno sul quale fondare le nostre ansietà.In questo anno che si sta concludendo, come quello che comincia, forse come l’orologio depresso siamo passati e passeremo attraverso tante prove, ma eccoci ancora qui, vivi! (Lo dimostra il fatto che stai leggendo questo scritto).Una fortuna? No, un favore da parte di Dio, che concede ancora del tempo per riconciliarci con Lui.
Chi confida in Gesù ha messo il futuro nelle Sue mani e sa che, qualunque cosa accada, il suo Dio e Padre gli sarà al fianco per incoraggiarlo, aiutarlo, consolarlo...Sa che si avvicina sempre di più il momento in cui Gesù ritornerà per prendere tutti i Suoi e portarli alla presenza del Padre, dove la felicità è infinita ed eterna. Allora sì, veramente, “il meglio è davanti”. Per chi non conosce ancora Gesù personalmente, incomincia un nuovo anno di opportunità... per farlo.
Caro amico, se non hai certezze riguardo all’avvenire, se oggi sei dominato dalla paura, allora ti diciamo vai a Gesù.Egli vuole trasformare il tuo duolo in gioia e riempire il tuo cuore del Suo amore e della Sua pace.
Il giorno migliore
Il Giorno Migliore
La ricchezza più grande che possediamo
quando al mattino apriamo gli occhi è il giorno che abbiamo davanti.
In quel breve spazio di tempo
fatto di ore e minuti, il gesto più bello che possiamo compiere è
rivolgere un pensiero riconoscente
a chi ci vuole bene e ci aiuta a vivere sereni.
Dobbiamo scrutare intorno a noi dare importanza alle piccole cose e
guardare in alto, nella profondità del cielo
perché quello è
il giorno migliore che possiamo vivere.
I miei amici
Ho amici che non sanno quanto sono miei amici.
Non percepiscono tutto l'amore che sento per loro né quanto siano necessari per me.
L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore. Questo fa sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti, mentre l'amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette rivalità.
Potrei sopportare, anche se non senza dolore, la morte di tutti i miei amori, ma impazzirei se morissero tutti i miei amici!
Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici e quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza...
Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono.
Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia vita.
Ma, proprio perché non li cerco con assiduità, non posso dir loro quanto io li ami.
Loro non mi crederebbero.
Molti di loro non sanno di essere inclusi nella sacra lista dei miei amici. Ma è delizioso che io sappia e senta che li amo, anche se non lo dichiaro e non li cerco.
E a volte, quando li cerco, noto che loro non hanno la benché minima nozione di quanto mi siano necessari, di quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale, perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho costruito, e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la vita.
Se uno di loro morisse io diventerei storto. Se tutti morissero io crollerei.
È per questo che, a loro insaputa, io prego per la loro vita.
E mi vergogno perché questa mia preghiera è in fondo rivolta al mio proprio benessere. Essa è forse il frutto del mio egoismo.
A volte mi ritrovo a pensare intensamente a qualcuno di loro. Quando viaggio e sono di fronte a posti meravigliosi, mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere quel piacere...
Se qualcosa mi consuma e mi invecchia è perché la furibonda ruota della vita non mi permette di avere sempre con me, mentre parlo, mentre cammino, vivendo, tutti i miei amici, e soprattutto quelli che solo sospettano o forse non sapranno mai che sono miei amici.
Un amico non si fa, si riconosce!
Ho trovato questo scritto e mi sono identificata in parte di esso. Mi fa piacere pubblicarlo qui anche se vorrei aggiungere che se l'amore per il prossimo non passa per il "Cuore di Dio" non potrebbe esistere!!!
domenica 10 agosto 2008
Dio ha fiducia in te
Dio solo può donare la fede, ma tu puoi donare la testimonianza.
Dio solo può donare la speranza, ma tu puoi donare fiducia ai tuoi fratelli.
Dio solo può donare l'amore; ma tu puoi insegnare agli altri ad amare.
Dio solo può donare la pace; ma tu puoi seminare l'unione.
Dio solo può donare la forza; ma tu puoi incoraggiare lo sfiduciato.
Dio solo è il cammino; ma tu puoi indicarlo agli altri.
Dio solo è la luce; ma tu puoi farla brillare negli occhi di tutti.
Dio solo è la vita; ma tu puoi dare agli altri il desiderio di vivere.
Dio solo può fare ciò che sembra impossibile; ma tu puoi fare il possibile.
Dio solo basta a se stesso; ma egli preferisce contare su di te.
Gesù regna noi siamo la prova tangibile, andiamo avanti con fede.
Correre dei rischi
CORRERE I RISCHI
"E' necessario correre dei rischi, riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando ci lasciamo andare.
Tutti i giorni, con il sole, Dio ci concede un momento in cui è possibile cambiare ciò che ci rende infelici.
Tutti i giorni fingiamo di non percepire questo momento, ci diciamo che non esiste, che l'oggi è uguale a ieri e identico al domani.
Ma chi presta attenzione al proprio giorno, scopre l'istante magico: un istante che può nascondersi nel momento in cui, la mattina, infiliamo la chiave nella toppa, nell'istante di silenzio, subito dopo la cena, nelle mille e una cosa che ci sembrano uguali. Questo momento esiste: un momento in cui tutta la forza delle stelle ci pervade e ci consente di fare giorno ci aiuta a cambiare, ci spinge ad andare in cerca dei nostri sogni. Soffriremo, affronteremo momenti difficili, ricaveremo molte disillusioni: ma tutto è transitorio e non lascia alcun segno. E, nel futuro, potremo guardare indietro con orgoglio e fede.
Meschino colui che ha avuto paura di correre rischi. Perché forse non sarà mai deluso, non avrà disillusioni, né soffrirà come coloro che hanno un sogno da perseguire. Ma quando quell'uomo guarderà dietro di sé, perché capita sempre di guardare dietro, sentirà il proprio cuore dire: Che cosa ne hai fatto dei miracoli di Dio ha disseminato i tuoi giorni? Come hai impiegato le doti che il tuo Maestro ti ha affidato? Le hai sotterrate in una fossa profonda, perché avevi paura di perderle. Allora la tua eredità è questa: la certezza di avere sprecato la tua vita.
Meschino colui che sente queste parole. Allora crederà ai miracoli, ma gli istanti magici della vita saranno ormai passati." che l'inatteso accada.
Tratto da " Sulla sponda del fiume Piedra mi son seduta e ho pianto" di Coelho.
Doni di Dio
"Doni di DIO"
Sulla via principale della città c’era un negozio originale. Un’ insegna luminosa diceva: "DONI di DIO". Un bambino entrò e vide un angelo dietro il banco; sugli scaffali c’erano grandi scatole di tutti colori.“Cosa si Vende?” chiese incuriosito L’angelo rispose. “Ogni ben di Dio! Vedi nella scatola rossa c’è l’amore, l’arancione contiene la fratellanza, in quella azzurra c’è la fede, nella blu la pace e nell’indaco salvezza.”“E quanto costa questa merce?” “Sono doni di Dio e non costano niente”“Che bello! Allora dammi: dieci quintali di fede, una tonnellata di amore, un quintale di speranza, un barattolo di fratellanza e tutto il negozio di pace..”L‘angelo si mise a servire il bambino. In un attimo confezionò un pacchetto piccolo piccolo come il suo cuore. “Ecco, sei servito!” disse l’angelo porgendo il pacchettino.“Ma come così piccolo?”“Certo, nella bottega di Dio non si vendono frutti maturi, ma piccoli semi da coltivare.”
giovedì 7 agosto 2008
Dio ti BENEDICA!!!
Il SIGNORE faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio!
Il SIGNORE rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace!
Ti dia Egli quel che il tuo cuore desidera,
faccia riuscire ogni tuo progetto!
(Salmo 20.4; Numeri 6:24-26)
Lettera per te
Figlio mio,
forse non mi conosci,
ma so tutto di te: so quando ti siedi e quando ti alzi,
conosco a fondo il tuo modo d’essere e persino ogni capello del tuo capo è contato perché ti ho creato a mia immagine.
In me vivi, ti muovi ed esisti…poiché sei la mia progenie.
Ti conoscevo ancora prima del tuo concepimento: ho scelto te nel disegno del creato.
Tu non sei stato un errore poiché ogni tuo giorno è scritto nel mio libro.
Ho scelto il giorno esatto della tua nascita ed il luogo dove vivi. Sei stato creato in maniera meravigliosa: ti ho intessuto nel seno di tua madre e ti ho portato alla luce nel giorno della tua nascita.
Coloro che non mi conoscono hanno dato una falsa immagine di me: non sono distante, ne rabbioso,
sono invece l’espressione completa dell’amore e desidero offrirti tutto il mio amore semplicemente perché sei mio figlio ed io sono tuo Padre.
Ti offro più di quanto possa mai darti il tuo padre terreno poiché io sono il Padre perfetto;
ogni dono perfetto che ricevi proviene dalla mia mano perché provvedo a tutto ciò di cui hai bisogno.
I miei piani per il tuo futuro sono sempre stati pieni di speranza perché ti amo di un amore eterno.
I miei pensieri per te sono più numerosi della sabbia.
Esulterò nel conoscerti cantando di gioia.
Non cesserò mai di farti del bene perché tu appartieni a me: sei il mio tesoro.
Desidero realizzarti con tutto il mio cuore e tutta l’anima mia i tuoi sogni e voglio mostrarti cose grandi e meravigliose.
Se mi cercherai con tutto il tuo cuore, mi troverai.
Dilettati in me ed io ti darò quello che il tuo cuore desidera, perché sono io che ti ho dato quei desideri.
Io posso fare tutto per te, molto più di quanto tu possa domandare o pensare.
Io sono la tua più grande consolazione, sono il Padre che ti consola in ogni tribolazione.
Quando hai il cuore spezzato, io sono vicino a te.
Come un pastore porta un agnello, io porto te vicino al mio cuore.
Un giorno asciugherò ogni lacrima dai tuoi occhi.
Sono tuo padre e ti voglio bene come ne voglio a mio figlio Gesù, perché in Gesù si è realizzato il mio amore per te.
Egli è l’impronta esatta della mia essenza, è venuto a mostrare che io sono con te, non contro di te, e a dirti che non sto contando i tuoi peccati.
Gesù è morto perché noi ci riconciliassimo.
La sua morte è stata la massima espressione del mio amore per te.
Ho donato ogni cosa che amavo per conquistare il tuo amore.
Se ricevi mio figlio Gesù, ricevi anche me e nulla ti separerà mai dal mio amore.
Torna a casa e darò la più grande festa che si sia mai vista in cielo.
Sono sempre stato e sempre ti sarò padre…ciò che mi chiedo è: vuoi essere mio figlio?
Ti aspetto…con amore il tuo Papà
Dio Onnipotente
Sermone di Martin Luther King
§§§§§§§§§§§§§
Immagino che uno dei grandi tormenti della vita sia che non smettiamo mai di cercare di terminare quel che non può essere terminato.Ci viene imposto di farlo.E così anche noi, come Davide, in tante circostanze della vita dobbiamo arrenderci ai fatti: i nostri sogni non si sono realizzati.
La vita ’ una serie continua di sogni infranti.
Il Mahatma Gandhi si é adoperato per anni e anni per l’indipendenza del suo popolo.Ma Gandhi ha dovuto arrendersi al fatto di essere stato assassinato e di morire con il cuore spezzato, perché il paese che voleva unificare alla fine é stato diviso fra India e Pakistan, in conseguenza del conflitto fra indù e musulmani.
Woodrow Wilson sognava una Lega delle Nazioni, ma é morto prima che la promessa fosse esaudita.
Paolo apostolo a un certo punto dice di voler andare in Spagna.Era il suo sogno più grande, portare il vangelo in quella regione.Paolo non é mai andato in Spagna; é finito nella cella di un carcere a Roma.
Così é la vita.
Tanti fra i nostri antenati cantavano canti di libertà.E sognavano il giorno in cui sarebbero potuti uscire dalla schiavitù, dalla lunga notte dell’ingiustizia.
E cantavano certe piccole canzoni:
"Nessuno sa i guai che ho patito, nessuno lo sa, soltanto Gesù".
Pensavano a giorni migliori e accarezzavano il loro sogno.E dicevano: "Sono tanto felice, perché i dolori non durano per sempre.Tra poco, tra poco, potrò deporre il mio pesante fardello".
E cantavano così perché avevano un sogno grande e potente; ma molti di loro sono morti senza vederlo realizzato.
E ciascuno di voi, in un certo modo, sta costruendo una specie di tempio.
La lotta c’é sempre.
Ogni tanto ci fa perdere di coraggio.
Ogni tanto diventa molto deludente.
Alcuni di noi cercano di costruire un tempio della pace.
Facciamo dichiarazioni contro la guerra, protestiamo, ma é come se con la testa volessimo abbattere un muro di cemento.
Sembra che non serva a niente.E molto spesso, mentre si cerca di costruire il tempio della pace si rimane soli;
si resta scoraggiati;
si resta smarriti.
Ebbene, così é la vita.
E quel che mi rende felice é che attraverso la prospettiva del tempo riesco a sentire una voce che grida:
"Forse non sarà per oggi, forse non sarà per domani, ma é bene che sia nel tuo cuore.E’ bene che tu ci provi".
Magari non riuscirai a vederlo.
Il sogno può anche non realizzarsi, ma é comunque un bene che tu abbia un desiderio da realizzare.
E’ bene che sia nel tuo cuore.
Adesso, lasciatemi aggiungere un altro punto.
Ogni volta che vi accingete a costruire un tempio creativo, di qualunque genere sia, dovete accettare il fatto che nel cuore dell’universo esiste una tensione tra bene e male.
L’induismo descrive questa situazione come una lotta fra illusione e realtà.
La filosofia platonica la descriveva come una lotta fra il corpo e l’anima.
Lo zoroastrismo, una religione antichissima, la descriveva come una tensione fra il dio della luce e il dio delle tenebre.
Il giudaismo tradizionale e il cristianesimo la descrivono come una tensione fra Dio e Satana.
Comunque vogliate chiamarla, nell’universo esiste la lotta fra il bene e il male.
Ebbene, non si tratta di una lotta collocata da qualche parte laggiù, nelle forze esterne dell’universo, é una lotta strutturale alla nostra stessa vita.
Gli psicologi hanno cercato di affrontare la questione alla loro maniera, e quindi la descrivono in vari modi.
Secondo Freud, questa tensione é la tensione fra quelli che egli chiama Es e Super-io.
Alcuni di noi pensano che sia una tensione fra Dio e l’uomo.
Comunque, in ciascuno di noi, c’é una guerra in corso.
E’ una guerra civile.
Non conta chi sei, non conta dove vivi, nella tua vita c’é una guerra civile in corso.
E ogni volta che tu ti disponi a essere buono, qualcosa ti strattona, ti dice di essere malvagio.
Succede nella tua vita.
Ogni volta che ti predisponi ad amare, qualcosa comincia a tirarti dalla sua parte, cercando di farti arrivare a odiare.
Ogni volta che vorresti essere buono e dire cose gentili sugli altri, qualcosa ti spinge a essere geloso e invidioso e a diffondere malignità sul loro conto.
C’é una guerra civile in corso.
In tutti noi esiste una sorta di schizofrenia, come la chiamerebbero gli psicologi e gli psichiatri.
E a volte tutti noi in qualche modo sappiamo di avere dentro un mister Hyde e un dottor Jekyll.
E alla fine dobbiamo esclamare, insieme a Ovidio, il poeta latino: "Vedo le cose migliori della vita e le approvo, ma quelle che faccio sono le cose malvagie".
Alla fine ci tocca essere d’accordo con Platone, e dire che l’indole dell’uomo é come un uomo che guida un carro con due cavalli testardi, ciascuno dei quali vuole andare in una direzione diversa.
Oppure, a volte ci tocca esclamare addirittura, come fa sant’Agostino nelle Confessioni: "Signore, purificami, ma non subito" [Confessioni, lib. VIII, cap. 7].
Alla fine, ci tocca esclamare con l’apostolo Paolo:
"E così non faccio quel bene che voglio; faccio invece il male che non voglio"[Rm, 7, 19].
Oppure, alla fine dobbiamo dire con Goethe che "in me c’é stoffa sufficiente per un galantuomo e per un farabutto".
Nel cuore della natura umana esiste una tensione: e ogni volta che ci disponiamo a sognare i nostri sogni o a costruire i nostri templi, dobbiamo essere così onesti da riconoscerlo.
In ultima analisi, Dio non ci giudica per i singoli incidenti o per i singoli errori che commettiamo, ma per la tendenza generale della nostra vita.
In ultima analisi, Dio sa che i suoi figli sono deboli e sono fragili.
In ultima analisi, quel che Dio chiede é che il vostro cuore sia retto.
E’ la questione che vorrei sollevare con voi: il vostro cuore é retto? Se non lo é, raddrizzatelo oggi;
chiedete a Dio di raddrizzarlo.
Fate che di voi si possa dire:
"Magari non avrà raggiunto la vetta più alta, magari non avrà realizzato tutti isuoi sogni, però ha tentato".
Non é forse meraviglioso che si possa dire di voi una cosa simile?
"Ha tentato di essere un uomo buono.Ha tentato di essere unuomo giusto.Ha tentato di essere un uomo onesto.Aveva buon cuore"
E mi sembra di sentire una voce che attraverso l’eternità grida:
"Io ti accetto.Tu hai ricevuto la mia grazia perché era nel tuo cuore.Ed é moltobene che fosse nel tuo cuore".
Non so per quanto riguarda voi, ma io posso rendere una testimonianza.
Non é il caso che andiate a dire in giro che Martin Luther King é un santo.
No davvero.
Stamani voglio che sappiate che sono un peccatore come tutti i figli di Dio.
Però voglio essere un uomo buono.
E un giorno voglio sentire una voce che mi dice:
"Ti accolgo e ti benedico, perché hai tentato.E’ bene che ciò fosse nel tuo cuore".
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
In verità lo spero e lo voglio anche io, per me e per tutti! Vi abbraccio e vi ringrazio di esistere,
mercoledì 6 agosto 2008
Le preghiere che non ho fatto
Le preghiere che non ho fatto...
Chiesi Dio di essere forte per eseguire progetti grandiosi: Egli mi rese debole per conservarmi nell'umanità;
Domandai a Dio che midesse la salute per realizzare grandi imprese:Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio;
Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:Egli mi ha fatto povero per non rendermi egoista;
Gli domandai il potere perchè gli uomini avessero bisogno di me:Egli mi ha dato l'umiliazione perchè io avessi bisogno di loro;
Domandai a Dio tutto per godere la vita:Egli mi ha lasciato la vita perchè potessi apprezzare tutto;
Signore non ho ricevuto nulla di quello che chiedevo, ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e quasi sempre contro la mia volontà.
Le preghiere che non ho fatto furono esaudite. Sii lodato o mio Signore!!!
Fra tutti gli uomini nessuno possiede quello che io ho!
Preghiera di Kirle Kilgar, campione sportivo, ridotto ad una sedia a rotelle dopo un grave infortunio...
La sua volontà
martedì 5 agosto 2008
Credo in te
CREDO IN TE
Credo nella tua mano,sempre tesa per dare.
Dio sussurra alla nostra anima
Un manager stava percorrendo con la sua nuova jaguar un po’ troppo velocemente le vie della città. Mentre correva un mattone si schiantò sulla portiera! Frenò bruscamente e tornò indietro per vedere chi l’avesse lanciato.Inferocito scese giù dalla macchina prese il ragazzo e lo spinse contro un'auto parcheggiata e disse:"Cosa ti è saltato in mente?Questa macchina è nuova e quel mattone che hai tirato ti costerà caro! Perchè l'hai fatto?"Il ragazzo tentò di scusarsi e disse: "Mi spiace ma non sapevo cosa altro fare"- implorava.Ho tirato il mattone perchè non si fermava nessuno...".Le lacrime scendevano sul suo viso, mentre indicava un punto appena dietro un'auto. "E' mio fratello" disse, "ha sbattuto contro un tombino ed è caduto dalla sua sedia a rotelle e non riesco ad alzarlo".Ora il ragazzo chiese al manager: "Per favore può aiutarmi? E' ferito ed è troppo pesante per me!".Tanto toccato da rimanere senza parole il manager cercò di mandar giù il groppo in gola che si era formato, sollevò in fretta il ragazzo disabile e lo mise sulla sedia a rotelle, con un fazzoletto tamponò le ferite e se ne andò."Grazie e che Dio la benedica!" disse il ragazzo. L’uomo scosso tornò alla sua jaguar, immerso nei suoi pensieri.Il danno alla portiera era grave ma non si preoccupò mai di ripararlo. Si tenne la portiera danneggiata come costante ricordo di questo messaggio:
Dio sussurra alla nostra anima e parla al nostro cuore. Qualche volta, quando non abbiamo il tempo di ascoltare, dovrebbe tirarci un mattone!! Non aspettiamo che lo faccia, fermiamoci un attimo e ascoltiamo ciò che vuole dirci. (Questo ovviamente vale anche per il nostro prossimo... siamo talmente presi dai nostri problemi - o presunti tali - che spesso non riusciamo a sentire il grido di aiuto di chi ci circonda).
lunedì 4 agosto 2008
Spesso siamo così indaffarati
Spesso, siamo cosi' indaffarati che
ci dimentichiamo cosa stiamo facendo e persino chi siamo. So di qualcuno che dice
di dimenticarsi persino
di respirare! Ci dimentichiamo di guardare le persone
che amiamo e di apprezzarle,finche' non e' troppo tardi. Anche quando abbiamo del tempo libero, non sappiamo come entrare in contatto con cio' che sta succedendo dentro
e fuori di noi. Cosi' accendiamo il televisore
e prendiamo in mano il telefono, come se potessimo sfuggire a noi stessi. Meditare e' essere consapevoli di cio'
che sta avvenendo nel nostro corpo, nelle nostre sensazioni,
nella nostra mente e nel mondo. Quando ci stabiliamo nel presente, vediamo bellezze e meraviglie proprio
davanti ai nostri occhi, un neonato, il sole che sorge in cielo. Possiamo essere molto felici, se solo siamo consapevoli di cio
che sta davanti a noi
Filosofia de "Se" e del "Però"
SE la sveglia trilla e vi desta alle prime ore del mattino ...............
PERO' questo vuol dire che siete ancora vivi ...............
SE siete stufi per le tasse che pagate ..................
PERO' questo significa, in fondo, che avete un lavoro ................
SE vi sentite svenire per la stanchezza, dopo aver finito di pulire tutto alla fine di una Festa .................
PERO' questo significa, in fondo, che siete stati circondati da Amici ...............
SE vi da fastidio anche la vostra stessa ombra che vi segue ...................
PERO' questo significa che Voi potete camminare sotto il Sole ..................
SE siete in pensiero per le Mure che richiedono d'essere imbiancate, la caldaia che dev'essere cambiata etc..etc..
PERO' ciò vuol dire che avete una Casa .................
SE siete furenti perchè l'unico posteggio, che avete trovato, è in fondo alla strada ................
PERO' ciò significa che oltre a poter camminare, avete anche un mezzo di trasporto .................
SE pensate siano troppe le urlate che fate quando qualcosa non vi soddisfa ................
PERO' ciò vuol dire che avete Libertà d'Espressione .....
SE la Signora che canta stonatamente al piano di sopra, vi fa saltare i nervi ................
PERO' questo significa che la potete Sentire ...............
SE non ne potete più per la stanchezza ed i dolori muscolari, alla fine della giornata lavorativa .................
PERO' questo significa che avete la Salute per poter lavorare ................
SE siete stanchi per tutte le e-mail, che ricevete giornalmente ........
PERO' questo vuol dire che avete Amici che pensano a Voi, almeno due minuti al giorno ! ! ! ! !
Quindi non guardate sempre tutte le cose che Vi accadono come se fossero una disgrazia .................
Fiducia
Le mie care amiche
"Le cose non sono sempre quello che sono"
Le cose non sono sempre quello che sembrano." Qualche volta questo è precisamente quello che succede quando le cose non sembrano andare come dovrebbero...ci sono persone che arrivano nella nostra vita e se ne vanno subito... qualche persona diventa un amico e rimane un po'...lasciando bellissime impronte nel nostro cuore... e non le perderemo mai perché avremo avuto un vero amico.
domenica 3 agosto 2008
Confida in Dio
Geremia 17,7-8
Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia.Egli è come un albero piantato lungo l'acqua,verso la corrente stende le radici;non teme quando viene il caldo,le sue foglie rimangono verdi;nell'anno della siccità non intristice, non smette di produrre i suoi frutti.
Signore aiutaci a confidare in Te...anche quando non comprendiamo...
Se ti senti oppresso da un problema insormontabile, se ti senti solo, se sei deluso dagli uomini o dalle circostanze, sappi che solo da Dio puoi sperare ogni cosa.
Riponi la tua fiducia, tutti i tuoi sogni e le tue aspirazioni nelle Sue mani, poichè Dio vuole farci più felici di quanto noi stessi speriamo. Forse non ti darà ciò che pensavi, perchè i Suoi pensieri non sono i tuoi, ma una cosa è certa: Egli rimane FEDELE! Il suo amore non cambia, Egli non pùò mentire, nè promettere delle cose che non manterrà, altrimenti rinnegherebbe la sua natura.
Forse sei stato talmente deluso da non avere più alcuna speranza, ma non allontanarti da Colui del quale non dovresti mai dubitare, il tuo Padre celeste! Se scegli di cedere allo scoraggiamento, non vedrai nessun miglioramento nel tuo intimo.
Non contare più sulle tue forze nè su quelle degli uomini, ma riponi la tua fiducia in quelle del Dio del cielo!